venerdì 29 maggio 2015

L'uso personale delle istituzioni

Rosy Bindi poteva scegliere se concludere bene questa legislatura (visto che ricopre un ruolo importante, delicato e con cui si può lavorare per concretizzare leggi che tutelino meglio il nostro Paese dal problema delle mafie), o concludere con una figuraccia. 
Ha scelto di concludere con una figuraccia, dimostrando di non avere per nulla il senso delle istituzioni e di aver utilizzato il suo importante ruolo di Presidente della Commissione Antimafia, non per combattere la mafia ma per combattere Renzi, al pari del Movimento Cinque Stelle; come se la gestione delle istituzioni fosse un qualcosa di collegabile alle problematiche interne al PD. Personalmente, sono schifata da un partito che gioca in continuazione a fare i congressi nelle sedi istituzionali e da una classe dirigente che, dopo aver fallito tutto quello che poteva fallire, anziché mostrare il senso di responsabilità verso il ruolo che ricopre, mostra solo il proprio astio e la propria voglia di sopravvivere cercando di far fallire gli altri perché ottengono risultati migliori del nulla di cui sono stati capaci loro. 
Oltretutto, trovo che sia un'assurdità che una commissione parlamentare si metta a dare patenti di presentabilità o impresentabilità ai candidati alle elezioni, basandosi su codici parziali che contestano alcuni reati ma ne tralasciano altri. 
La presentabilità o meno di certe candidature era emersa in modo molto più netta da alcuni articoli di giornale nelle scorse settimane in cui si ripercorrevano curricula e biografie di soggetti che avrebbero dovuto essere tenuti molto alla larga dalle istituzioni. 
Rosy Bindi, probabilmente, basandosi su una pressione mediatica forte intorno a quanto stava avvenendo in tema di candidature (i giornali ne avevano scritte di tutti i colori, c'erano anche gli anatemi di Roberto Saviano) e sull'enfasi ghigliottinara del Movimento Cinque Stelle, ha trascinato un'istituzione importante, quale è la Commissione Antimafia, in un terreno a metà tra la corrida elettorale e le beghe di corrente. 
Così facendo, Rosy Bindi rischia di far perdere valore anche a tutto il lavoro importante di contrasto vero alle infiltrazioni criminali che la Commissione Antimafia stava facendo. 
Mi spiace perché, prima di oggi, di Rosy Bindi avevo un'idea migliore.